Pittore, litografo e poligrafo toscano. Amico di Canova, lavorò in
Polonia, a Pietroburgo e a Mosca. Il suo nome rimane legato, oltre che alle sue
opere pittoriche (conservate a Pistoia, nella chiesa dell'Umiltà, e a
Firenze, nella chiesa della S. Annunciata e a Palazzo Pitti), al carteggio con
P. Giordani e con V. Gioberti e al suo scritto
Memorie inutili (1860)
(Pistoia 1780 - Cortona, Arezzo 1864).